Metadofobia: Noi e Loro

   
   


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Siete mai stati oggetto di discriminazioni per via del fatto che prendete il metadone? Vi è mai stato imposto un programma di disintossicazione a "12 passi", e nello stesso tempo di tenere la bocca chiusa? Avete mai sentito le etichette che la gente appiccica addosso a noi ed al farmaco che prendiamo, il metadone? Ebbene, se una di queste cose vi è successa, avete sperimentato la "Metadofobia".Si tratta di uno stato mentale per il quale un singolo oppure un gruppo di persone ostentano intensa paura, negatività e pregiudizio nei confronti delle persone che prendono il metadone e dei programmi metadonici. Chiunque e qualsiasi organizzazione hanno la possibilità di essere metadofobici. Tutto quello che ci vuole è un po' di animosità verso i consumatori di droga associata a sfiducia e disinformazione nei confronti del metadone.
Noi nel programma metadonico, siamo le vittime del pregiudizio. Abbiamo dovuto superare le difficoltà degli stadi primari del trattamento. Tutto si riduce ad un problema d'accettazione. Noi vogliamo essere accettati come gente che si cura in una legittima modalità di trattamento, come appunto le comunità terapeutiche, i programmi astinenziali, ed i programmi odierni di cura di post cura. La decisione di entrare in un trattamento e la scelta dello stesso rimane esclusivamente nostra. Mentre la dipendenza da droga è vista come una malattia, essere in un programma metadonico è visto come un segno di debolezza. Questo è perché è compito nostro quello di cambiare l'attitudine e la percezione che la gente ha nei nostri confronti.
Chiunque prende il metadone, dovunque, deve costantemente stare in guardia contro i metadofobici. Noi dobbiamo difenderci contro chiunque si mostri negativo e ostile. Ogni ingiustizia fatta contro uno di noi, ci ferisce tutti. Noi siamo stigmatizzati e stereotipati fino ad un punto che adesso esiste una chiara distinzione tra noi e loro!!!
Noi siamo quelli che prendono il metadone, i professionisti nell'abuso di droghe e della dipendenza, quelli che credono nel trattamento metadonico e quelli con la mente aperta che considerano guarigione la conoscenza del metadone.
Loro, i metadofobici, possono essere gente comune, coloro che cercano di recuperare seguendo le tradizioni di Narcotic Anonimous, le agenzie che impongono la legge, quelli che lavorano nel campo sanitario e che, pur essendo contrari, lavorano in programmi metadonici, trattando male i pazienti, in sintesi, come gente nella quale non si può avere fiducia. Il metadofobico approfitterà di ogni occasione per creare un problema alla persona che prende il metadone. Fra gli opeatori dei programmi oppure un impiegato, il metadofobico può nascondersi ovunque.
Pare che nemmeno i buoni programmi metadonici ed i pazienti che seguono scrupolosamente la cura siano al riparo dagli attacchi dei metadofobici. Essi chiaramente non credono che qualcuno possa riprendersi da una assuefazione agli oppiacei e tornare ad essere un membro produttivo della società attraverso l'uso del metadone. In sintesi, il metadofobico vuole metterci tutti in un barattolo e complicarci le cose. Ecco cosa accade: Un operatore famoso per la sua severità contro i pazienti, sputerà continuamente sentenze e rimproveri contro coloro che si accontentano soltanto di migliorare. Esistono dei metadofobici che arriverebbero a giustificare lo smantellamento dell'intero sistema della distribuzione metodica. Questa è la metadofobia nella sua forma estrema. Costoro continueranno ad interferire finché ognuno di noi non sarà espulso dal programma o sconfitto. E questo è ciò da cui noi dobbiamo difenderci e, più importante, il perché noi dobbiamo unirci in una forza che darà loro del filo da torcere. Chi frequenta i programmi metadonici deve stare insieme per avere la meglio sui metadofobici.
La mie proposte per contrastare l'ira dei metadofobici sono queste:

Iniziare gruppi di sostegno del metadone;
Leggere e scrivere articoli favorevoli al metadone per giornali e pubblicazioni;

Trasmettere ad altri le importanti informazioni che tutti quelli in programma metadonico devono sapere;

Prendere posizione con dignità e documentarsi sui nostri diritti;

Combattere i dosaggi "ciechi", le "urine assistite" e tutte le politiche dei servizi che sono degradanti;
Avere familiarità con le leggi che regolano il programma metadonico nella vostra realtà;

Coinvolgersi. Non possiamo più permettere che altri prendano decisioni che hanno un impatto sulla nostra cura e la nostra vita.
In sostanza i metadofobici sono quel genere di gente che non saranno soddisfatti finché non avranno ferito qualcuno di noi. I metadofobici hanno questo prurito, ma non riescono a grattarsi perché le persone in programma metadonico finiranno per prevalere e a vanificare le azioni e le parole ostili di questi asini sciocchi, siano essi individui o associazioni.
Io sollecito tutti i pazienti in programma metadonico ad approfondire la conoscenza del concetto di "metadofobia". Sta ad ognuno di noi, in qualunque parte del mondo, essere gli educatori e unirsi nello sforzo di porre fine all'ignoranza della quale la metadofobia si alimenta.

Vedi Metadone: Come Funziona?

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